FlowAssessment Open Forum › Forum › UK NEQAS FOR BLOOD TRANSFUSION LABORATORY PRACTICE – Traduzioni Dr. Francesco Bennardello › ESERCIZIO 23E1 & 23ANT1
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Corbella Marco
Amministratore del forumApertura 23/01/2023 Chiusura 2/02/23
SCREENING ANTICORPALE: In questo esercizio non sono stati commessi errori.
IDENTIFICAZIONE ANTICORPALE: Tutti i laboratori partecipanti hanno correttamente identificato la presenza dell’anti-D nel Paziente 2 (anti-C+D), un laboratorio non ha registrato la presenza di una seconda specificità.
Un laboratorio ha riportato la presenza di anti-c+/-E al posto di anti-E per il Paziente 4, questo può esserestato dovuto ad un errore di inserimento dati.
DISCUSSIONE (tratta dal report inglese): Quando si inseriscono i dati per i campioni EQA, è importante verificare che i dati vengano registrati e trascritti per il paziente corretto; questo vale anche per l’inserimento dei dati dei risultati dei test manuali su campioni clinici in un LIMS.
I flag relativi a reazioni o risultati su un analizzatore hanno lo scopo di attirare l’attenzione su un problema con i test. I laboratori dovrebbero disporre di una politica per la gestione di tutti i flag per garantire che i risultati non validi non vengano accettati.
Per evitare un’identificazione errata, ogni indagine sugli anticorpi dovrebbe includere un processo sistematico di esclusione e di identificazione positiva delle specificità anticorpali. La Linea Guida BSH1 per l’inclusione delle specificità anticorpali richiede che “il plasma sia reattivo con almeno due esempi di globuli rossi reagenti che esprimono l’antigene e non reattivo con almeno due esempi di globuli rossi reagenti privi dell’antigene”.
Il paziente 2 conteneva anti-C+D dove l’anti-C era a titolo più alto dell’anti-D; è possibile che le reazioni con cellule D positive e C negative potrebbero essere dovute ad un anti-G piuttosto che ad un anti-D, specialmente dove il titolo dell’anti-C è maggiore di quello dell’anti-D. Sebbene anti-C+D sia il risultato atteso per questo campione EQA, sono richiesti ulteriori test per confermare la presenza di anti-D su un campione simile prelevato durante la gravidanza, dove è importante confermare se l’anti-D è presente o meno, per garantire che la profilassi anti-Ig D sia offerta ove appropriata 2. Per i pazienti in età fertile, che non sono in stato di gravidanza, si dovrebbe anche prendere in considerazione la conferma della presenza dell’anti-D in un apparente anti-C+D prima della refertazione. Questo approccio garantirà che possa essere offerta un’appropriata profilassi anti-Ig D nelle situazioni in cui è necessaria che possa essere richiesta, per qualsiasi motivo, in futuro.
1 BSH guidelines for pre-transfusion compatibility testing in blood transfusion laboratories. Transfusion Medicine volume 23, issue 1, pages 3-35 February 2013, and at https://b-s-h.org.uk/guidelines/ (accessed 03/02/2023).
2 BSH guideline for blood grouping and red cell antibody testing in pregnancy. Transfusion Medicine, 2016, 26, 246–263, and at http://www.b-s-h.org.uk/guidelines/ (accessed 03/02/2023). -
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