ESERCIZIO Blood Films for Morphology 2306BF

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    Corbella Marco
    Amministratore del forum

    Apertura 4/09/2023 Chiusura 17/09/2023
    CASO 1 – Striscio 2306BF1 – Il caso presenta lo striscio di sangue di un uomo di 82 anni affetto da leucemia mieloide acuta correlata a mielodisplasia (AML-MR), secondo la classificazione WHO 2022. La quota blastica in questo preparato è del 30%, quindi ben oltre la soglia di definizione per le LAM (il 20%). L’aspetto dei blasti variava da frequenti elementi di piccole dimensioni, relativamente indifferenziati con elevato rapporto nucleo/citoplasma, e frequenti proiezioni citoplasmatiche “blebby” (Fig 1), a forme più grandi e meno comuni con citoplasma basofilo più abbondante, a volte vacuolato, e nucleoli più prominenti (Fig 2). Altre caratteristiche displastiche includevano: monocitosi relativa con elementi più immaturi “left-shifted”, una sorprendente ipogranularità di alcuni neutrofili (ma non tutti) e caratteristiche diseritropoietiche, inclusa la punteggiatura basofila e l’asincronia nucleare/citoplasmatica nei pochi eritroblasti osservati. (..)

    CASO 2 – Striscio 2306BF2 – Questo caso riguarda uno spettacolare striscio di sangue, estremamente didattico, di un uomo di 42 anni con sepsi fulminante e coagulazione intravascolare disseminata (DIC) dovuta a infezione da Capnocytophaga canimorsus. Le caratteristiche morfologiche peculiari erano costituite da: frammenti di globuli rossi/schistociti/cellule “ad elmetto” (Fig. 4) ed eritroblasti in associazione a piastrinopenia (significativa, anche se solo moderata – notare i risultati del conteggio nel report), dovuta alla DIC; granulazione tossica e vacuolizzazione (Fig. 5) dei numerosi neutrofili; inclusioni nei neutrofili, tra cui i corpi di Döhle (inclusi grigio-blu correlati al reticolo endoplasmatico residuo) (anche Fig. 5) e “inclusioni verdi critiche”[1] (inclusioni ricche di lipidi citoplasmatici rifrangenti blu-verdi, osservate in pazienti critici con danni ai tessuti e talvolta soprannominati “cristalli della morte” a causa della loro associazione ad elevata incidenza di mortalità a breve termine) (Fig. 6); la presenza di bacilli bastoncellari appartenenti all’organismo infettante in un piccolo numero di neutrofili (Fig. 7).

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